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Piano industriale e Business Plan

Due strumenti davvero indispensabili

Il piano industriale e il business plan sono strumenti indispensabili per il risanamento aziendale e strumenti imprescindibili per consentire ai creditori di vincere la fisiologica diffidenza sulla solvibilità dell’imprenditore.

Il piano industriale e il business plan diventano i punti di partenza o di ri-partenza dell’imprenditore nella gestione dell’impresa e/o nella gestione della crisi d’impresa, oltre che strumenti di verifica continua e costante dello stato dell’azienda. I due documenti, benché esista una tendenza ad assimilarli, sono fondamentalmente distinti.

Uno degli errori più comuni è quello di pensare che tali strumenti siano necessari solo in fase di avvio dell’azienda o in fase di ampliamento della stessa (con richiesta mutui, finanziamenti, fidi operativi) o in fase di ristrutturazione. In realtà, usarli è il primo passo per avere una buona organizzazione d’impresa, ed è per questo motivo che il piano industriale è strettamente collegato alla disciplina degli adeguati assetti.

A cosa servono:

• conoscere davvero l’azienda
• organizzare al meglio l’attività aziendale in termini di strategia
• definire i compiti e le funzioni dei soggetti coinvolti
• intervenire tempestivamente in caso di crisi organizzative, amministrative, finanziarie

Cosa devono contenere:

il progetto imprenditoriale: chi siamo, dove siamo, dove stiamo andando
l’impresa: storia, composizione della compagine societaria, rapporti con altre imprese
l’imprenditore: caratteristiche, esperienze presenti e passate, affini o non affini al business di riferimento
il team imprenditoriale: componenti, competenze, esperienze, ruoli chiave
il mercato di sbocco: descrizione e segmenti, dimensioni e prospettive di sviluppo della domanda, risultati delle ricerche di mercato, potere contrattuale dei clienti e dei fornitori, tasso di crescita, stagionalità, ciclicità
la concorrenza: struttura dell’offerta, situazione e turbolenze tecnologiche, profilo dei principali concorrenti, grado di competitività, analisi dei prodotti/servizi dei concorrenti, analisi delle barriere di entrata e uscita del mercato, identificazione di prodotti/servizi sostitutivi
i mercati di approvvigionamento: identificazione delle fonti, costanza dell’offerta, affidabilità dei fornitori, fonti chiave, potere contrattuale dei fornitori
il prodotto/servizio: bisogni da soddisfare, descrizione, brevetti e licenze, crescita, maturità, declino del prodotto/servizio, tempi modalità e costi di produzione del prodotto. – – la rete vendita e il marketing: filosofia, prezzo, comunicazione, rete di vendita, accordi di commercializzazione, budget, costi
il patrimonio tecnico e industriale (know how): politiche di acquisizione, accordi produttivi, produzione interna e acquisizione da terzi, struttura produttiva, tempi, modi, costi, struttura di ricerca e sviluppo, accordi di ricerca e sviluppo, controllo qualità
il Network e le partnership: alleanze presenti e future, relazioni industriali
le proiezioni economico-finanziarie: stima delle entrate future, rendiconto economico-finanziario, disponibilità finanziarie, indici di sviluppo, redditività, liquidità e solidità, analisi del punto di pareggio, rischi finanziari
i rapporti con il ceto creditorio: cosa si offre, cosa si chiede in cambio, tempistiche di soddisfazione dei creditori, previsione di soddisfazione
gli allegati: curricula del team imprenditoriale, schede tecniche del prodotto o descrizioni dettagliate del servizio, risultati delle indagini di mercato, supporto informativo contabile

Lo Studio Legale Rametta può aiutarti a redigere questi documenti indispensabili in modo che siano efficaci nei confronti della tua organizzazione, dei creditori e degli stakeholder. Contattaci per una prima consulenza!

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