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I SEGNALI D’ALLARME

Prevenire è meglio che curare

La capacità di intercettare i segnali d’allarme permette all’imprenditore di anticipare quanto più possibile l’emersione della crisi d’impresa, ai fini di una sua tempestiva gestione e, se possibile, soluzione, alla luce di uno dei principi cardine dell’intera disciplina del Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza: “l’allerta precoce”.

L’obiettivo è quello di operare in una logica di prevenzione e d’intervento tempestivo (early warning), volta ad evitare il depauperamento dei valori aziendali, con lo scopo di tutelare maggiormente il complesso dei portatori di interesse dell’impresa, in un’ottica di continuità aziendale, utile all’imprenditore quanto ai suoi creditori.

Pertanto, sul piano giuridico, ogni impresa è chiamata a dotarsi di un apposito sistema di regole, procedure e risorse (corporate governance) che garantisca la prevenzione, il monitoraggio e la gestione di differenti tipologie di rischio aziendale, di cui i suddetti segnali d’allarme sono sintomi.

Obbiettivo sostanziale degli organi di governo e controllo societari, attraverso l’individuazione dei segnali di allarme, è quello di incidere significativamente sulla capacità dell’impresa di intercettare i primi segnali di crisi e di adoperarsi per fornire risposte veloci ed incisive.

Riconoscere i segnali di allarme, tuttavia, richiede una conoscenza approfondita dell’azienda, del settore e dell’ambiente competitivo in cui opera. È pertanto necessario un approccio integrato che comprenda l’analisi finanziaria, l’analisi operativa, l’analisi del mercato e altri fattori pertinenti.

Di seguito un’utile panoramica dei principali segnali d’allarme.

• Declino delle performance finanziarie.
• Mancanza di liquidità.
• Perdita di clienti o la diminuzione della fidelizzazione dei clienti.
• Diminuzione della produttività e dell’efficienza operativa.
• Instabilità del management o da una leadership inefficace.
• Cambiamenti significativi nel contesto competitivo.

Se hai intercettato questi o altri segnali d’allarme, contatta lo Studio Legale Rametta per una prima consulenza. I nostri professionisti ti aiuteranno a fare luce sulle possibili strategie da adottare.

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Il D.lgs. 8 giugno 2001 n. 231 qualifica la responsabilità dell’ente come “amministrativa dipendente da reato”, tuttavia, esso estende agli enti l’applicabilità di alcuni principi di natura penalistica.